Pubblicazione del catalogo Dettagli di moda: gli anni venti e trenta nella Collezione Mangiameli, Torino, Allemandi.
Introduzione a cura di Raffaele Casciaro
Presidente dell’Associazione Sala delle Asse
L’approdo della collezione Mangiameli alle Civiche Raccolte d’Arte Applicata si deve al felice incontro delle donatrici, le sorelle Anna, Lucia e Ninni Mangiameli, con un museo capace di accogliere e rendere fruibili i numerosi oggetti della loro insolita e raffinata collezione. Auspice di questo incontro, l’associazione Sala delle Asse festeggia oggi uno dei momenti più significativi della sua storia, vedendo realizzati nel miglior modo possibile i suoi obiettivi.
Nel 1997 la nostra associazione ha lavorato in questi anni per la conoscenza, la valorizzazione, il restauro della arti meno celebrate, le arti al plurale, occupandosi di oggetti di arredo, sculture dipinte, strumenti musicali, ceramiche, tessuti più in generaledi qeulla che un tempo era chiamata l’≪industria artistica≫, l’ampia e straordinariamente ricca classe di oggetti su cui si sono fondate istituzioni come il Victoria & Albert Museum e le stesse Civiche Raccolte milanesi, da sempre il nostro interlocutore privilegiato.
Non abbiamo mai considerato questi oggetti e quest’ambito di studi come un mondo a parte, un salotto chic per pochi connaisseurs, ma un potente strumento di divulgazione culturale, per la capacità di ≪presa≫ sul reale delle arti dette decorative. la donazione Mangiameli nasce, infatti, da un atto di fede nel valore sociale della fruizione dell’arte e dal riconoscere il museo come luogo di valori condivisi. Di questa fiducia nel museo, rara nell’Italia di oggi, ritengo di poter attribuire una parte di merito al lavoro della nostra associazione, che negli anni ha fatto da tramite tra l’istituzione e i soci, mostrandosi sollecita alle richieste dei musei del Castello Sforzesco e d’altra parte facendo partecipi i soci della grande disponibilità e della sempre generosa accoglienza che le nostre iniziative hanno avuto da parte della direzione delle Civiche Raccolte.
Le sorelle Mangiameli si sono iscritte a Sala delle Asse fin dal primo anno di attività dell’associazione e ci hanno sempre sostenuti in tutte le iniziative. Abbiamo conosciuto per prima Anna, insieme al marito Franco Molinari, oggi membro del nostro consiglio direttivo, nei primi anni novanta,nei viaggi culturali organizzati dagli Amici di Brera e dagli Amici del Poldi Pezzoli. Gli itinerari nei luoghi d0arte sono da allora diventati appuntamenti fissi di Anna e Franco e in un breve volger di tempo anche di Lucia e Ninni e, quando Sala delle Asse ha iniziato a esplorare i musei di tutto il mondo, siamo stati loro compagni di viaggio abituali, condividendo visite guidate e momenti conviviali. Gran parte dei progetti dell’Associaizone è nata proprio dalle suggestioni delle sollecitazioni culturali di viaggio abituali, essendo sempre più evidente alle nostre coscienze che il museo è il luogo dove si riannodano fili spezzati, dove più che altrove la storia lascia la sua eredità positiva. La donazione Mangiameli nasce dall’amore per i musei e dall’aver vissuto in tante occasioni l’esperienza del museo, quel momento capace di liberarti dalla quotidianità e di proiettarti nella dimensione della conoscenza, della storia, della bellezza.
La collezione Mangiameli esce così dalla sua dimensione privata e fa il suo ingresso nel museo. Non si tratta di una semplice raccolta di eleganti accessori, ma di un repertorio di forme, materiali, di variazioni sul tema utili alla progettazione, ≪fonti di ispirazione≫ come un tempo erano dipinti delle pinacoteche per gli studenti delle accademie di belle arti.
È un vocabolario illustrato dell’accessorio di moda, centrato cronologicamente sui decenni tra le due guerre, quando si ridisegna il ruolo e l’immagine della donna moderna, come ricorda Elisabetta Chiodini nel suo saggio, nel quale la collezione viene raccontata attraverso i suoi pezzi più significativi.
La circostanza fortunata di veder aprire la nostra nella nuova sede espositiva di Palazzo Morando, costituendo di fatto una doppia inaugurazione, sottolinea il legame tra le collezioni pubbliche di Milano e la liberalità dei suoi cittadini, essendo il palazzo stesso, come ricorda Alessia Schiavi nel suo saggio introduttivo, dono della città Lidya Morando Attendolo Bolognini.
Si rinnova così nel tempo e si ricongiunge a una illustre tradizione l’attenzione dei milansei (di antico lignaggio o di felice adozione – ricordiamo che le Mangiameli sonoo di originne siciliana) per le proprie istituzioni culturali, dimostrando che anche oggi il mecenatismo è possibile.
Per aver dato spazio, risorse ed energie alla realizzazione di numerosi progetti e di questo in particolare, ringraziamo i funzionari del Castello, così come tutti gli impiegati e collaboratori, sempre disponibili anche quando l’aiuto richiesto esulava o eccedeva dai loro compiti ufficiali. Un grazie particolare, anche questo di cuore e non di circostanza, va alle persone che più ci hanno ascoltati e sostenuti nell’interno dell’istituzione, Claudio Salsi e Francesca Tasso, per lungo tempo direttore e conservatrice del museo, ma per noi punti di riferimento e carissimi amici. La collaborazione è nata sugli obiettivi comuni, sui progetti concreti, sempre sostenuta dalla reciproca fiducia, grazie soprattutto al prezioso lavoro di Agnese Granella, che in qualità di segretario di Sala delle Asse ha costituito il principale referente sia dei soci sia delle istituzioni che hanno dialogato con noi.