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a cura di Raffaele Casciaro
Abbiamo deciso di ripartire, a passo lento ma deciso, riprendendo i nostri appuntamenti con “Leccellenza nell’arte” che ci porterà ad approfondire la conoscenza della chiesa di San Matteo.
La più autenticamente barocca delle chiese leccesi si deve al disegno di un architetto originario di Salò, Giovanni Andrea Larducci. Iniziata nel 1667 e completata nell’arco di un trentennio, fu la chiesa delle terziarie francescane. La facciata, concavo-convessa è una rielaborazione di un celebre prototipo del barocco romano, il “San Carlino” alle Quattro Fontane del Borromini.
L’interno, originale e innovativo, ha quasi l’aspetto di un teatro e infatti vede “in scena” le dodici statue degli Apostoli di Placido Buffelli, il grande scultore di Alessano che qui conclude trionfalmente la sua carriera proclamandosi “alter Phidias”. All’altare maggiore, la statua lignea del titolare della chiesa, l’evangelista Matteo, capolavoro di Gaetano Patalano.
Una Pietà in legno, un affresco tardogotico “rimontato” in un altare barocco, due dipinti di Serafino Elmo e alcune pregevoli cartapeste arricchiranno i contenuti della visita.
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