Descrizione
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Guida culturale Alessandro Rovetta
Accompagna Valentina Panara
La corte dei Malatesta a Rimini e quella dei Montefeltro a Urbino hanno raggiunto nella seconda metà del Quattrocento i più alti gradi di raffinatezza urbanistica, architettonica e artistica. Tutto nel segno di un culto dell’antico che si distendeva dalle collezioni librarie e alle fortificazioni militari. Mondo di biblioteche e di castelli, di studioli e di templi, di feste e di trionfi. Personalità capaci di ogni spesa e di ogni efferatezza pur di conquistare il potere e farselo legittimare da imperatori e pontefici, in quella terra di confine che per prima accoglieva dall’altra sponda dell’Adriatico gli umanisti esuli da Bisanzio, crollata sotto i colpi dell’esercito ottomano.
Il sogno malatestiano, interpretato da Sigismondo, è tutto nella reinterpretazione marmorea della chiesa riminese di San Francesco, sorprendente rispecchiamento dell’Arco di Augusto e del ponte di Tiberio. Le ambizioni dei Montefeltro, interpretate da Federico, sono tutte nella “città in forma di palazzo”, come venne definita Urbino da Baldassarre Castiglione nel suo celebre ‘Cortegiano’, non a caso ambientato nel grandioso edificio ducale, che si fregia di capolavori come la ‘Flagellazione’ di Piero della Francesca o la ‘Comunione degli Apostoli’ di Giusto di Gand. Oltre ai due centri principali, il viaggio toccherà anche due significativi poli dei territori dominati dai Malatesta e dai Montefeltro, individuando i due estremi della loro immagine: per i primi, la Biblioteca malatestiana a Cesena; per i secondi, le fortezze disegnate da Francesco di Giorgio Martini nel territorio del Montefeltro.
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