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Guida culturale Angelo Ampolo
Accompagna Ilaria Erede
Viaggiare in Israele significa entrare in un racconto che non ha una fine, ma si snoda secondo le impressioni del momento e incide sulle nostre abitudini acquisite. Se ogni viaggio ha un potere trasformante su di noi, tanto più percorrere questa Terra millenaria, meta di mercanti e pellegrini, soldati e profeti non ci lascerà indifferenti e agirà come stimolo per nuove ripartenze.
L’ultima settimana della Primavera sarà un tempo propizio per ammirare la Galilea fiorita e il deserto di Giuda ancora verdeggiante, per penetrare dal blu cobalto del Mediterraneo di Tel Aviv e Cesarea all’azzurro del lago di Tiberiade che riflette i monti della Giordania e accoglie i venti del Sud della Siria, per risalire l’antichissima via che ci condurrà dalla depressione del Mar Morto alle altezze – per molti aspetti vertiginose – che ospitano la Città di Gerusalemme e i suoi due cuori, la Spianata delle Moschee sostenuta dal Muro del Pianto e la Basilica del Santo Sepolcro.
Non solo i luoghi ma anche i Musei che visiteremo ci narreranno di queste storie che compongono la Grande Storia, dal poco noto e affascinante Rockefeller Museum (l’antico Museo Archeologico della Palestina) allo straordinario Museo d’Israele che, oltre a custodire i celeberrimi Rotoli del Mar Morto, ci accompagnerà sino alle soglie dell’età moderna e contemporanea, a indicare che anche qui il tempo continua a battere sotto le spoglie di un’apparente immobilità. Attraverseremo Israele dalla costa al Nord del Paese sino al suo Centro accarezzando lungo il tragitto la terra sorella di Palestina, destinata per necessità geografica e opportunità politica a vivere a lui intrecciata. Toccheremo con lo sguardo scene di teatri romani (Cesarea e Bet She’an) e sinagoghe che rivelano tesori tardo-antichi (Bet Alfa), inattesi affreschi medievali o strepitosi mosaici bizantini ritornati al loro antico splendore (Betlemme) sino al punto più meridionale del nostro viaggio, la suggestiva rovina dell’Herodion, luogo della sepoltura di Erode e magnifica sentinella architettonica sul deserto di Giuda. Ascolteremo storie di Gesú e di Banksy, riflettendo su come il mondo contemporaneo continui a plasmare questa Terra ed esserne allo stesso tempo influenzato. Stili architettonici in sequenza e stratificazioni archeologiche non ci daranno tregua.
Viaggiare nella terra di Israele, in definitiva, significa riassumere ogni viaggio precedente e ci lascerà la sensazione di non averla mai lasciata, perché in fondo – come recita il verso di un’antichissima poesia che chiamiamo “salmo” – “là tutti siamo nati”.
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